CONTENUTI ESTREMAMENTE SENSIBILI – SOLO PER MAGGIORI DI 18 ANNI
Questo post descrive l’ultima esecuzione pubblica tramite ghigliottina in Francia, il 17 giugno 1939. Condiviso esclusivamente per l’educazione storica e la commemorazione delle vittime di Eugen Weidmann.
L’ultima ghigliottina pubblica in Francia – Eugen Weidmann, Versailles, 17 giugno 1939

Alle 4:32 del mattino di sabato 17 giugno 1939, fuori dal carcere di Saint-Pierre a Versailles, il serial killer tedesco Eugen Weidmann, 31 anni, divenne l’ultima persona in Francia ad essere ghigliottinata in pubblico.
Weidmann era arrivato in Francia nel 1937 e, con alcuni complici, aveva commesso una serie di rapimenti e omicidi per finanziare uno stile di vita lussuoso. Tra le sue sei vittime accertate figuravano una giovane ballerina americana, un autista, un’infermiera e un commerciante immobiliare.
Catturato dopo una sparatoria con la polizia nel dicembre 1937, confessò subito e fu condannato a morte nel marzo 1939.
A causa della natura sensazionale dei suoi crimini, il governo francese decise che l’esecuzione dovesse essere resa pubblica “come monito per gli altri”.
La ghigliottina fu eretta durante la notte nella piazza antistante la prigione. All’alba, si era radunata un’enorme folla – stimata tra le 5.000 e le 10.000 persone. Erano presenti telecamere di cinegiornali e centinaia di fotografi privati.
Alle 4:32 del mattino Weidmann fu condotto fuori, pallido ma calmo. Il boia Jules-Henri Desfourneaux e i suoi assistenti lavorarono con velocità esperta. La lama cadde in pochi secondi.
Ciò che le autorità non avevano previsto era il comportamento della folla. La gente si riversò in avanti, alcuni arrampicandosi sui lampioni, altri scattando foto con il flash della testa mozzata. La scena sprofondò quasi nell’isteria. Filmati e fotografie dell’esecuzione circolarono ampiamente nei giorni successivi, provocando indignazione nazionale.
Il 24 giugno 1939, appena una settimana dopo, il governo francese emanò un decreto che vietava tutte le esecuzioni pubbliche. Da quel momento in poi, le ghigliottinazioni avrebbero avuto luogo all’interno delle carceri, alla presenza solo di testimoni ufficiali.
La Francia continuò a utilizzare la ghigliottina privatamente fino al 1977 (Hamida Djandoubi, Marsiglia) e abolì completamente la pena capitale nel 1981.

Oggi ricordiamo l’esecuzione di Eugen Weidmann non per sensazionalizzare la morte, ma per onorare le sue vittime innocenti; per riconoscere che anche la giustizia può trasformarsi in spettacolo e crudeltà quando viene eseguita in pubblico; e per ricordare il momento in cui la Francia ha finalmente voltato le spalle alla tradizione secolare di giustiziare le persone davanti a folle festanti.
Fonti ufficiali e affidabili
Archivi nazionali di Francia – fascicolo dell’esecuzione Eugen Weidmann, 1939
Gazzetta ufficiale della Repubblica francese – decreto del 24 giugno 1939 che vieta le esecuzioni pubbliche
Carlier, Claude – La ghigliottina in Francia (Éditions du Cerf, 1999)
Archivio cinegiornali Pathé-Gaumont – filmati originali dell’esecuzione (accesso limitato)
Tumblety, Joan – “L’ultima esecuzione pubblica in Francia” (Studi storici francesi, 2002)
CONTENUTI ESTREMAMENTE SENSIBILI – SOLO PER MAGGIORI DI 18 ANNI
Questo post descrive l’ultima esecuzione pubblica tramite ghigliottina in Francia, il 17 giugno 1939. Condiviso esclusivamente per l’educazione storica e la commemorazione delle vittime di Eugen Weidmann.
L’ultima ghigliottina pubblica in Francia – Eugen Weidmann, Versailles, 17 giugno 193
Alle 4:32 del mattino di sabato 17 giugno 1939, fuori dal carcere di Saint-Pierre a Versailles, il serial killer tedesco Eugen Weidmann, 31 anni, divenne l’ultima persona in Francia ad essere ghigliottinata in pubblico.
Weidmann era arrivato in Francia nel 1937 e, con alcuni complici, aveva commesso una serie di rapimenti e omicidi per finanziare uno stile di vita lussuoso. Tra le sue sei vittime accertate figuravano una giovane ballerina americana, un autista, un’infermiera e un commerciante immobiliare.
Catturato dopo una sparatoria con la polizia nel dicembre 1937, confessò subito e fu condannato a morte nel marzo 1939.
A causa della natura sensazionale dei suoi crimini, il governo francese decise che l’esecuzione dovesse essere resa pubblica “come monito per gli altri”.
La ghigliottina fu eretta durante la notte nella piazza antistante la prigione. All’alba, si era radunata un’enorme folla – stimata tra le 5.000 e le 10.000 persone. Erano presenti telecamere di cinegiornali e centinaia di fotografi privati.

Alle 4:32 del mattino Weidmann fu condotto fuori, pallido ma calmo. Il boia Jules-Henri Desfourneaux e i suoi assistenti lavorarono con velocità esperta. La lama cadde in pochi secondi.
Ciò che le autorità non avevano previsto era il comportamento della folla. La gente si riversò in avanti, alcuni arrampicandosi sui lampioni, altri scattando foto con il flash della testa mozzata. La scena sprofondò quasi nell’isteria. Filmati e fotografie dell’esecuzione circolarono ampiamente nei giorni successivi, provocando indignazione nazionale.
Il 24 giugno 1939, appena una settimana dopo, il governo francese emanò un decreto che vietava tutte le esecuzioni pubbliche. Da quel momento in poi, le ghigliottinazioni avrebbero avuto luogo all’interno delle carceri, alla presenza solo di testimoni ufficiali.
La Francia continuò a utilizzare la ghigliottina privatamente fino al 1977 (Hamida Djandoubi, Marsiglia) e abolì completamente la pena capitale nel 1981.
Oggi ricordiamo l’esecuzione di Eugen Weidmann non per sensazionalizzare la morte, ma per onorare le sue vittime innocenti; per riconoscere che anche la giustizia può trasformarsi in spettacolo e crudeltà quando viene eseguita in pubblico; e per ricordare il momento in cui la Francia ha finalmente voltato le spalle alla tradizione secolare di giustiziare le persone davanti a folle festanti.
Fonti ufficiali e affidabili
Archivi nazionali di Francia – fascicolo dell’esecuzione Eugen Weidmann, 1939
Gazzetta ufficiale della Repubblica francese – decreto del 24 giugno 1939 che vieta le esecuzioni pubbliche
Carlier, Claude – La ghigliottina in Francia (Éditions du Cerf, 1999)
Archivio cinegiornali Pathé-Gaumont – filmati originali dell’esecuzione (accesso limitato)
Tumblety, Joan – “L’ultima esecuzione pubblica in Francia” (Studi storici francesi, 2002)